úñI primi mammiferi compaiono quando i dinosauri si sono estinti. Le loro caratteristiche sono il modo di riprodursi, l'allattamento e il sangue caldo.ñ
Il fattore determinante per assicurare il successo di una specie Φ naturalmente la riproduzione.
Per i rettili la grande invenzione Φ stato lÆuovo dal guscio solido: potendo essere deposto sulla terraferma, li ha affrancati dallÆambiente acquatico. I mammiferi migliorano ulteriormente questo metodo. Per lÆembrione il ventre materno costituisce una protezione ancora pi∙ sicura dellÆuovo, e per il neonato il latte della madre Φ un cibo sostanzioso. Ed Φ questa novitα che dα loro il nome: la mammella (in latino ºmammaº), quindi "mammiferi".
Il sistema di riproduzione permette di classificare i mammiferi in tre categorie. I pi∙ numerosi sono i placentati, che custodiscono gli embrioni nel corpo materno; alla nascita il piccolo Φ completamente formato e vitale (lÆuomo Φ un placentato).
Il secondo gruppo Φ costituito dai marsupiali, che rimangono per poco tempo nel ventre materno e completano lo sviluppo in una tasca esterna (il famoso marsupio del canguro). Una volta nato, il piccolo marsupiale deve salire fino alla tasca per accedere alle mammelle della madre.
Gli inizi di un cucciolo di marsupiale sono dunque ben pi∙ difficili di quelli di un placentato!
I monotremi ovipari costituiscono la terza categoria di mammiferi: australiani e rarissimi, sono rappresentati dallÆornitorinco e dallÆechidna. Hanno ereditato dai rettili la deposizione delle uova, ma dopo la schiusa i piccoli leccano il latte che gocciola tra i peli del ventre materno. I mammiferi hanno un ulteriore vantaggio: il sangue caldo e la possibilitα di regolare la loro temperatura interna. Il sangue freddo rappresenta invece la maggiore debolezza dei rettili: li rende pi∙ sensibili agli sbalzi termici improvvisi. Grazie a queste "trovate" evolutive i mammiferi si sono potuti diffondere su tutta la Terra... dopo la scomparsa dei dinosauri.
~I marsupiali~
I marsupiali sono nati un centinaio di milioni di anni fa. Contemporaneamente ai mammiferi placentati, ma lontano da loro, nella culla americana. Hanno colonizzato la striscia di terra emersa, pi∙ o meno continua, che in quel tempo era costituita dalle due Americhe, dallÆAntartide e dallÆAustralia: in questÆultimo continente oggi regnano sovrani.
I marsupiali pi∙ primitivi sono i didelfoidi (come la sariga od opossum), che hanno colonizzato lÆEuropa da circa 55 milioni di anni. NellÆemisfero Sud, al sicuro dai mammiferi placentati, loro accaniti e pi∙ competitivi concorrenti, i marsupiali sviluppano ogni forma di vita possibile: dalle piccole specie insettivore (come la talpa marsupiale o ºNotoryctesº) ai grandi erbivori (quali il ºDiprotodonº), passando per i carnivori di media taglia (come il lupo marsupiale o ºThylacinusº).
I marsupiali oggi pi∙ famosi sono il koala e il canguro. LÆuomo non Φ riuscito a detronizzare i marsupiali australiani, pur introducendo numerose specie straniere, come il coniglio, la cui popolazione, dalle dodici coppie introdotte nel 1889, occupa attualmente i due terzi del continente. Ancora oggi accade che gli allevatori paghino degli "uccisori di canguri" per liberare i pascoli per le pecore.
~Una nuova era dei mammiferi~
Alla fine del Paleocene, circa 55 milioni di anni fa, il numero dei generi di placentati Φ giα di almeno venti volte maggiore che 15 milioni di anni prima (Cretaceo superiore). I paleontologi ritengono che in questÆepoca pi∙ di un terzo di tutti i gruppi di placentati sia giα presente sulla Terra: insettivori moderni (talpe e ricci), primati primitivi (precursori delle scimmie e degli uomini), carnivori primitivi e moderni, antenati dei roditori ecc.
